DIRETTIVO E ORGANI COLLEGIALI

DIRETTIVO E ORGANI COLLEGIALI

La direzione della scuola è affidata al Consiglio di Gestione che esprime la sua voce tramite la Coordinatrice; il Consiglio di Gestione è presieduto il parroco pro tempore della parrocchia di Santa Maria Immacolata e San Zeno, don Vittore Bariselli, che riveste il ruolo di Legale Rappresentante della scuola; nel Consiglio di Gestione siedono, oltre al Presidente e alla Coordinatrice, due Consiglieri per gli Affari Economici scelti e nominati dal Presidente e Presidente e Vice-Presidente del Consiglio di Istituto.

Le insegnanti e le educatrici partecipano al Collegio Docenti in cui si si confrontano, condividono progetti, metodologie, materiali, si autovalutano e riprogrammano i propri percorsi didattici, per realizzare una controllata innovazione della scuola, migliorandone la qualità educativa. Il collegio docenti è guidato dalla coordinatrice ed è il luogo privilegiato in cui ogni decisione che riguarda l’attività scolastica, i bambini, i rapporti con i genitori viene discussa e concordata. Regolarmente le insegnanti e le educatrici si riuniscono in equipe di servizio per affrontare i temi con un focus maggiormente calibrato sulle esigenze dei bambini e del singolo servizio (nido o scuola dell’infanzia).

Il Consiglio di Istituto è composto dalla Coordinatrice, da due rappresentanti del Consiglio di Amministrazione, da due rappresentanti del corpo docente, dai rappresentati dei genitori. Il Presidente è eletto all’interno del Consiglio di Istituto che si riunisce in orario non scolastico per dare pareri sulle proposte, formulate da educatrici e genitori, integrarle, preparare proprie proposte, valutare il funzionamento della scuola e la qualità dei servizi offerti, favorire la continuità con gli altri ordini di scuola, indicare possibili collegamenti in rete con le altre scuole. Indirizza le sue proposte ed elaborazioni al Consiglio di Gestione.

I componenti dei due precedenti Consigli durano in carica un anno e possono essere confermati negli anni successivi, a meno che non perdano il requisito della eleggibilità.