PROGETTO ANNUALE Natural-Mente
La scuola struttura la propria progettualità partendo dal PTOF – Piano Triennale dell’Offerta Formativa – Principi di programmazione documento all’interno del quale trova spazio la riflessione educativa sulle proposte precedenti e gli orizzonti di sviluppo. La programmazione annuale invece cerca di mettere a fuoco con quali strumenti operativi fare in modo che il bambino possa raggiungere i propri traguardi di sviluppo seguendo le Indicazioni Nazionali per il curricolo. Le finalità principali della scuola dell’infanzia e del nido sono lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia e delle competenze avviando il bambino alla cittadinanza come sviluppo di un comportamento eticamente orientato.
Negli anni si è cercato di porre l’accento non tanto sull’insegnamento (trasmissione di saperi) quanto invece sull’apprendimento (acquisizione di saperi) cioè sullo sviluppo della capacità del bambino immerso nella realtà, nell’ambiente in modo produttivo procedendo per prove ed errori.
Particolarmente significativi per la crescita dei bambini sono per noi:
• il riconoscimento delle proprie emozioni;
• l’importanza della reciprocità dell’ascolto;
• il valore di concedere tempo, darsi tempo e “dilatare” il tempo;
• la capacità del bambino di co-costruire il proprio percorso di apprendimento.
Ampliando lo sguardo si vuole con questo nuovo anno scolastico e poi anche nel prossimo triennio, sostenere un approccio più autentico e consapevole con l’ambiente, privilegiando un contatto reale con i contesti naturali che si offro come un panorama ricco, autentico e complesso.
Durante il l’anno scolastico 2019-2020 lo strumento primario per realizzare questo approccio sarà l’esplorazione dei contesti nei quali il bambino è immerso. In quest’ottica si propone un’educazione non solo del fare, ma soprattutto dello stare, dell’andare e dell’essere in natura, o più precisamente nell’ambiente circostante (sia naturale sia artificiale); partendo dall’esplorazione diretta da parte del bambino, dalla formulazione di ipotesi, magari condivise con i compagni, si passa alla realizzazione di un progetto tutto da sperimentare mettendo in dialogo conoscenze, pratiche e vissuti sperimentando nuove consapevolezze, stili di relazioni e pratiche.
La progettazione mantiene fissi alcuni punti cardine:
• la regolare frequentazione degli spazi aperti ed esterni (almeno una volta a settimana);
• la centralità del ruolo indagatore del bambino che pone domande sulla realtà;
• il ruolo dell’adulto che diviene testimone significativo nel vivere le esperienze, nel rilanciare domande e scoperte, nel coinvolgere tutti e ciascuno secondo le modalità individuali, nel tenere traccia dei percorsi affrontati;
• la costante connessione tra dentro e fuori, tra esplorazione e ricognizione, tra ricerche soggettive e scoperte di gruppo;
• l’offerta di tempi distesi e spazi dilatati per vivere una relazione sensoriale, emotiva e cognitiva con gli ambienti e i fenomeni naturali;
• la riprogettazione dei luoghi (interni ed esterni della scuola);
• la valorizzazione dell’innata “attitudine indagatrice dei bambini” attraverso un ascolto sensibile e attento ai differenti modi di comunicare presenti nel gruppo;
• l’attenzione alle pratiche di cura;
• l’utilizzo di molteplici linguaggi simbolici–espressivi per approfondire conoscenze e apprendimenti;
• la realizzazione collegiale di una bibliografia sul tema periodicamente aggiornata;
• la promozione di contesti di esperienza tesi a sollecitare e sostenere lo sviluppo delle otto competenze chiave per la cittadinanza, con particolare attenzione a: imparare a imparare, progettare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni.
Il progetto “Natural-mente” non si chiude in una annualità ma viene vissuto dagli operatori della scuola come una nuova modalità di approccio che inevitabilmente influenzerà anche i progetti successivi; il progetto emerge come risposta ai bisogni del bambino che ultimamente, per le abitudini e le pratiche sociali, è sempre più proiettato nel mondo digitale ma che necessita da sempre, e sempre di più, di mantenere il contatto con la realtà concreta per sperimentare un maggiore ventaglio di occasioni di movimento, per sollecitare la ricerca di autonomia e l’esercizio delle proprie potenzialità.
Il progetto coinvolge con modalità differenti il nido e la scuola dell’infanzia, secondo la peculiarità dei bambini accolti nei diversi servizi.